25
Ottobre
2023
mattina
pomeriggio
La transizione del packaging per un minor impatto ambientale, il mantenimento delle caratteristiche dell'alimento e le garanzie di processo
Stefano Zardetto
Presidente Ordine dei Tecnologi alimentari Veneto e Trentino Alto Adige
abstract
Durante l'intervento, dopo un breve overview delle richieste arrivate dal mercato in questi anni alle aziende alimentari legate alla sostenibilità - riduzione spessore packaging, packaging monomateriale, modifica del materiale ecc. - si metteranno a fuoco le implicazioni che tali richieste hanno a livello produttivo e sulla conservabilità del prodotto. Alcune modifiche determinano infatti delle difficoltà legate all’utilizzo dei materiali in produzione e hanno impatto sulla shelf life dei prodotti.
Attraverso una serie di esempi pratici si metterà in evidenza come il tecnologo alimentare deve gestire un’attenta analisi del processo, delle formulazioni e delle caratteristiche del materiale al fine di ridurre gli impatti non compatibili al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.
Infine, si affronterà il tema della sostenibilità non sempre allineata al contenimento dei costi e alle esigenze di mercato.
Nuovi materiali a base di sostanze bioattive per prolungare la shelf life degli alimenti
Claudio Corradini
Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale Università di Parma - High Mat Innovation srl - Parma
abstract
Nell’ambito dell’imballaggio non solo alimentare, ma anche cosmetico e farmaceutico, il ricorso a soluzioni biodegradabili e/o compostabili risulta essere indubbiamente quello più emergente ed innovativo non solo perché rispondente a tutte quelle direttive tese a una riduzione dei rifiuti plastici e del fenomeno della presenza di microplastiche nell’ecosistema, ma anche, o soprattutto, in linea con la crescente sensibilità dei consumatori. Una possibile soluzione può essere fornita sviluppando e proponendo materiali compositi per il packaging formati da più materiali che abbiano comunque la prerogativa di risultare facilmente separabili e riciclabili. Con l'obiettivo di affrontare questa nuova sfida, negli ultimi anni sono stati proposti diversi nuovi materiali di imballaggio che possono essere utilizzati come imballaggi attivi e commestibili.
L'imballaggio attivo è un concetto innovativo che può essere definito come una modalità di imballaggio in cui la confezione, il prodotto e l'ambiente interagiscono per prolungare la durata di conservazione o migliorare la sicurezza o le proprietà sensoriali, mantenendo inalterata la qualità del prodotto. Durante l’intervento saranno illustrate e commentate diverse soluzioni proposte sia dal mondo accademico sia produttivo.
Controlli analitici per la verifica della sicurezza dei materiali sostenibili
Antonella Cavazza
Professoressa Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale - Chimica analitica - Università di Parma
abstract
La ricerca negli ultimi anni si sta concentrando sull'impiego di nuovi materiali sostenibili da proporre in sostituzione delle plastiche. L'impiego di materiali di origine naturale, e talvolta di sottoprodotti agroalimentari, è spesso proposto anche con l'intenzione di sfruttare le potenzialità di molecole bioattive ad azione antiossidante e antimicrobica per allungare la shelf life di prodotti alimentari. È necessario però tener presente che l'origine naturale dei materiali o degli estratti non è sinonimo di sicurezza in quanto è possibile che in essi vi sia la presenza di molecole potenzialmente tossiche quali residui di pesticidi, tossine, metalli pesanti, tracce di contaminanti.
Inoltre i processi industriali di produzione dei materiali destinati al contatto con gli alimenti prevedono generalmente uso di additivi, colle, inchiostri i cui componenti possono migrare nei prodotti anche durante lo stoccaggio e il trasporto dei prodotti confezionati. È quindi fondamentale, questo è il focus dell'intrevento, provvedere alla messa a punto di sistemi di analisi mirati alla ricerca e alla determinazione di eventuali molecole pericolose per la salute del consumatore.
L’imballaggio sostenibile secondo SEE: design, funzionalità e life-cycle thinking
Tommaso Roversi
Senior Scientist - Innovation, Sustainability and Strategy at Sealed Air
abstract
In un momento storico in cui la sostenibilità sta diventando sempre più un fattore trainante del mercato, definire con chiarezza le caratteristiche di un imballaggio sostenibile è di cruciale importanza per le aziende che operano nel settore del packaging.
Nel corso dell'intervento, sarà illustrato il punto di vista di SEE, azienda leader nel settore, illustrando come design, funzionalità e life cycle thinking possano essere combinati per creare prodotti migliori.
Impiego di composti bioattivi naturali con attività antimicrobica e anti-biofilm
Luciana Di Gregorio
Researcher, AgriFood Sustainability, Quality and Safety ENEA Lab
abstract
La tematica del packaging si inserisce all’interno di diverse attività progettuali del Laboratorio di Sostenibilità, Qualità e Sicurezza delle Produzioni Agroalimentari (ENEA SSPT-BIOAG-SOQUAS) del Centro Ricerche ENEA. L’obiettivo è quello di impiegare e sviluppare metodologie rapide e innovative per il monitoraggio dell’attività antimicrobica e anti-biofilm di composti naturali ed approfondire il loro utilizzo nel contesto del packaging alimentare.
Durante l'intervento saranno approfonditi i composti naturali ad attività antimicrobica, incorporati in imballaggi innovativi, che rappresentano una soluzione molto promettente per prevenire le contaminazioni microbiche e l’alterazione degli alimenti e per prolungare la shelf-life dei prodotti. Grazie alla loro attività antimicrobica e anti-biofilm, tali composti forniscono anche il duplice vantaggio di apportare un valore aggiunto grazie al conferimento di caratteristiche organolettiche desiderabili aggiuntive all’alimento e di ridurre l’utilizzo di polimeri derivati dal petrolio e il relativo inquinamento ambientale.
Sono stati selezionati composti bioattivi naturali antimicrobici (e.g. oli essenziali e loro componenti) e testati su microrganismi patogeni o causa di spoilage notoriamente presenti negli alimenti, al fine di individuare una concentrazione ideale da incorporare in un packaging funzionalizzato. La sperimentazione include test in vitro di controllo dell’attività microbica, eseguiti con metodi di microbiologia tradizionale e metodi rapidi e innovativi, come la citometria a flusso. Dalla collaborazione con il partner industriale, che sviluppa soluzioni d’imballaggio per alimenti in bioplastica, è in fase di avvio la sperimentazione in vivo. Tale fase prevede la formulazione di prototipi di active packaging antimicrobici funzionalizzati con i composti più performanti valutati dalla sperimentazione in vitro.
Aspetti sanzionatori sui MOCA e sui green claim relativi agli imballaggi sostenibili
Chiara Marinuzzi
Avvocato - Studio Legale Avv. Gaetano Forte
abstract
La comunicazione sugli aspetti "green" del packaging è oggi particolarmente diffusa,
L’intervento parte dagli aspetti sanzionatori sui MOCA relativamente agli imballaggi, per estendersi al tema dei green claim oggi oggetto di un proposta di Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sull'attestazione e sulla comunicazione delle asserzioni ambientali esplicite (direttiva sulle asserzioni ambientali- COM(2023) 166 final), per i quali verranno illustrati gli attuali rischi per gli operatori sotto il profilo della comunicazione commerciale.
Focus su:
1) Aspetti sanzionatori sui MOCA
2) La Comunicazione sulle caratteristiche del packaging
3) La proposta di direttiva sui green claim
4) Gli aspetti sanzionatori in materia di comunicazione commerciale.