30
Ottobre
2014
mattina
Tecniche ottiche per l’analisi rapida della qualità dei prodotti ortofrutticoli
Riccardo Guidetti
Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali - Produzione, Territorio, Agroenergia - Università degli Studi di Milano
abstract
I controlli lungo l’intera filiera ortofrutticola assumono un’importanza notevole se si considera che hanno una doppia funzione sia di valutare il grado di maturazione dei prodotti, in modo tale da stabilire l’ottimale momento per la raccolta, sia di attribuire un valore economico alle singole partite. Se si considera che tali determinazioni sono effettuate attualmente su piccoli campioni non sempre rappresentativi dell’intera massa in lavorazione, si capisce anche la criticità di tali analisi che determinano il valore economico e, quindi, il “destino” di tutta la partita.
Le analisi di tipo tradizionale, finora effettuate in laboratorio, richiedono tempi lunghi e necessitano di personale altamente specializzato; inoltre non esiste un metodo in grado di misurare contemporaneamente parametri differenti.
L'interesse verso strumenti che possano aiutare gli operatori nella valutazione oggettiva della qualità dei prodotti sia in campo che al momento del conferimento, al fine di selezionare partite certificate in termini di assenza di difetti e garanzia di elevati livelli qualitativi, ha dato grande impulso a ricerche di tipo applicato sulle cosiddette tecnologie non distruttive, in particolare quelle di tipo ottico (vis/NIR, NIR, analisi dell’immagine multispettrale).
La caratterizzazione degli alimenti mediante tecniche NMR
Roberto Consonni
Istituto per lo Studio delle Macromolecole (Ismac) - CNR Milano
abstract
L’impiego di tecniche analitiche non invasive e non distruttive per l’analisi degli alimenti, rappresenta oggi una valida alternativa alle tecniche analitiche attualmente impiegate, che prevedono l’alterazione del campione. La risonanza magnetica nucleare permette di acquisire un vasto set di informazioni che consente di ottenere sia una completa caratterizzazione della matrice alimentare in esame sia risposte a specifiche richieste mirate. Saranno illustrate le diverse tecniche NMR disponibili, in alta e in bassa risoluzione, mediante esempi ed applicazioni pratiche in risposta alle problematiche poste.
Ispezione con i raggi X dei prodotti alimentari: oltre la rilevazione dei corpi estranei
Emilio Chiesi
General Manager Parmacontrols srl
abstract
Costituita nel 1992, Parmacontrols svolge la sua attività nel campo dei sistemi di controllo per l’area packaging dei settori alimentare, conserviero, dell’imbottigliamento, farmaceutico e chimico, per i settori di produzione industriale degli imballaggi in metallo, vetro, plastica e relative chiusure. La tecnologia a raggi X è ampiamente utilizzata in ambito alimentare, in particolare nel settore conserviero e in tutte le applicazioni per le quali la presenza di corpi estranei non ferrosi potrebbe compromettere la salute dei consumatori e l’immagine dell’azienda. La tecnologia a raggi X rappresenta il “futuro” nel campo dei sistemi di ispezione per la ricerca di corpi estranei nei prodotti alimentari, poiché permette ai produttori di eliminare dal proprio processo produttivo diverse tipologie di contaminanti senza limitarsi alla sola ricerca di metalli, come avviene per i metal detector. I sistemi a raggi X permettono di eseguire una serie di controlli qualità in linea come il controllo peso (anche in zone definite), la verifica dell’integrità del prodotto, il conteggio componenti, la verifica del livello di riempimento, la presenza di gadget promozionali e l’analisi del livello di grasso nelle carni. Le emissioni utilizzate da un sistema a raggi X sono talmente basse da essere completamente innocue sia per il prodotto, che non varia né per sapore né per proprietà nutritive, che per l’operatore: tutte le unità Eagle sono infatti perfettamente schermate e costruite per rispettare i requisiti di sicurezza più restrittivi. Oggi, grazie alla nuova tecnologia MDX (Material Discrimination by X-Rays) messa a punto dalla Eagle, è anche possibile rilevare contaminanti tradizionalmente non rilevabili come plastiche dure e frammenti di vetro, in prodotti disomogenei e con particolari variazioni di densità, particolarmente difficili da ispezionare. Attraverso alcuni case history sarà illustrato come i sistemi a raggi X nelle diverse applicazioni permettono di tutelarsi dalla presenza di contaminanti nei prodotti. Verrà infine dato uno sguardo ai vantaggi offerti dalla tecnologia DEXA, per il calcolo del livello dei grassi nella carne sfusa, confezionata o congelata.
Controllare l’integrità delle confezioni tramite la tecnologia della visione
Simona Galli
Tecnologo Alimentare - Rappresentante di Luceo
abstract
In virtù del fatto che la saldatura è un punto critico per la sicurezza degli alimenti, ed è a volte difficile da controllare, l’ispezione al 100% tramite i sistemi di visione tende a imporsi sulle linee di confezionamento.
I difetti di ermeticità presenti nella zona di saldatura possono infatti avere origini diverse, tra le quali le principali rimangono: la contaminazione della zona della saldatura al momento del riempimento e gli scostamenti degli strumenti di saldatura che provocano pieghe, bolle o l’assenza parziale della saldatura.
Cuore del know-how di Luceo, le macchine ThermoSecure consentono di controllare simultaneamente la confezione stessa, la sua ermeticità e la conformità dell’etichettatura su una o più facciate (presenza dell’etichetta, posizionamento, orientamento, controllo delle menzioni legali).
Soluzioni per il monitoraggio delle temperature dalla produzione al laboratorio
Fabio Mastromatteo
Market Manager – Testo SpA
abstract
Per una corretta indagine sulle proprietà di un alimento occorre garantirne una corretta conservazione. Il monitoraggio della catena del freddo è indispensabile per tutte le fasi di analisi dal prelievo alla sua conservazione. Allo stesso tempo anche il laboratorio deve tenere sotto controllo i propri frigoriferi, incubatori, termostati ecc. dove vengono trattati e conservati gli alimenti.
Tecniche non invasive per determinare la qualità tecnologica della carne destinata alla trasformazione
Nicoletta Simoncini
Dipartimento Carni - Stazione Sperimentale Industria Conserve Alimentari - Parma
abstract
Le tecnologie in-line non invasive meritano un'attenzione crescente da parte dell’ industria della carne: l'obiettivo dell’utilizzo di tali tecnologie è quello di misurare e analizzare le proprietà tecnologiche della carne prima della sua trasformazione in modo da valutarne l’idoneità a fornire prodotti di alta qualità. Diverse tecniche sono state testate nel corso degli ultimi due decenni per sostituire la valutazione visiva dei tagli di carne con dispositivi in grado di fornire dati su base scientifica. Lo sviluppo di tali apparecchiature sfrutta, infatti, i segnali provenienti da una stimolazione “non invasiva” della carne, e derivanti dalla diversa distribuzione dell'acqua e dal suo stato fisico, dalla quantità e composizione del grasso, utilizzando quindi metodi statistici di previsione e calcolo di algoritmi per la classificazione della carne stessa. Applicazioni per la valutazione in-line della qualità tecnologica della carne riguarderanno l’utilizzo di tecniche basate su Spettroscopia Dielettrica, Nuclear Magnetic Resonance Imaging (MRI), X-ray Tomografia Computerizzata (TC), Near Infrared Spectroscopy (NIRS), Video Image Analysis (VIA) e ultrasuoni.
pomeriggio
nessun intervento