04
Maggio
2016
mattina
Apertura della giornata e introduzione
Andrea Cavina
Business Developer Manager 3D - Elis Italia
Norme cogenti e gestione degli infestanti quale prerequisito nell’ambito dei controlli ufficiali
Claudio Venturelli
Entomologo nel Dipartimento di Sanità Pubblica dell'AUSL Romagna
abstract
La gestione degli infestanti nel settore della filiera alimentare deve avere come obiettivo la presa di coscienza da parte dell’Operatore di essere davvero parte in causa e non solo un mero esecutore di protocolli redatti a norma di legge. Deve essere superato il concetto di tendere esclusivamente ad avere una buona conformità documentale: non è quello lo scopo.
È da favorire, perciò, l’acquisizione di quella conoscenza di base in grado di consentire un’effettiva valutazione del rischio e dell’efficacia delle misure messe in atto per la prevenzione e la gestione delle non conformità (NC).
Il principale obiettivo da valorizzare è rappresentato dalla giusta attenzione ai cosiddetti prerequisiti raggiungibile applicando in maniera flessibile e semplificata il sistema HACCP anche nella gestione degli infestanti. In questo modo si attribuisce un valore intrinseco a quelle procedure e attività che intervengono trasversalmente al processo produttivo e che sono fondamentali nella gestione di alcuni pericoli e per la sicurezza dell’alimento.
In questo modo prende valore il concetto di prevenzione che trova supporto nelle procedure di monitoraggio, strumenti utili per avere il sistema sotto controllo come pianificato.
Nei controlli ufficiali con l’osservazione in loco di molteplici aspetti, le “check-list” dedicate consentono di verificare se il programma di controllo degli infestanti è efficacemente applicato con adeguate modalità di gestione delle non conformità. L’analisi dei dati rilevati è un utile strumento per valutare l’opportunità di integrare la procedura in essere, al fine di ripristinare un soddisfacente livello igienico.
Il sistema non può essere statico ma va considerato sempre in aggiornamento: in un’ottica moderna e di presa di responsabilità, è fondamentale prevederne una verifica e il riesame periodico.
L’implementazione degli standard globali di sicurezza alimentare: problematiche e opportunità
Isabella D'Adda
Food Product Manager - Certiquality
abstract
L’impegno principale delle aziende alimentari è quello di fornire al consumatore un prodotto che sia salubre e sicuro, ma uno dei rischi più frequenti è quello di non gestire efficacemente il pericolo infestanti.
Per un produttore alimentare, trascurare o sottovalutare questi aspetti può rappresentare un grave danno economico e di immagine: un alimento che ha subito un attacco da insetti può perdere a livello di resa, può alterarsi a livello di caratteristiche organolettiche, o ancora peggio può risultare non commercializzabile e pericoloso per il consumatore. Per fronteggiare questo pericolo sono state redatte delle norme specifiche al fine di garantire un servizio conforme ai requisiti richiesti dagli standard di sicurezza alimentare (BRC, IFS, ISO 22000, FSSC 22000) e dai sistemi di gestione.
La sicurezza alimentare viene infatti garantita quando uno stabilimento possiede un efficace sistema di controllo degli infestanti, ma per farlo deve avere le risorse adeguate e preparate al fine di poter tempestivamente fronteggiare qualsiasi evenienza che possa mettere a rischio i prodotti.
Il rischio economico e di immagine per un’azienda in caso di infestazioni o di ritrovamento di infestanti o di frammenti di essi in un prodotto sono elevatissimi, in particolare se si tratta di prodotti a marchio della Grande Distribuzione Organizzata. È per questo che standard come i BRC e IFS hanno dedicato sezioni specifiche al fine di valutare l’efficacia della gestione e tenuta sotto controllo del pest management.
La qualità del servizio di pest management attraverso gli standard: i requisiti del fornitore del servizio
Francesco Fiorente
Dottore forestale - Consulente in Pest Management e Igiene degli Alimenti
abstract
La gestione degli infestanti (Pest management) è un insieme di tecniche mirate, il cui obiettivo è l’eliminazione (o la limitazione) della presenza di organismi infestanti responsabili di danni di carattere igienico-sanitario, merceologico, ambientale, di immagine, ecc.
In questa ottica, è fondamentale impiegare tutti i mezzi a disposizione per gestire le potenziali o le reali infestazioni. L’impiego esclusivo del mezzo chimico potrebbe, infatti, non essere sufficiente e talvolta addirittura non applicabile.
E’ poi fondamentale ricordare come la disinfestazione sensu latu sia costituita da tre componenti: la prevenzione dell’infestazione, il monitoraggio dell’andamento dell’infestazione e l’intervento di controllo propriamente detto.
Risulta, quindi, evidente come una corretta gestione degli infestanti richieda il soddisfacimento di specifici requisiti e competenze anche trasversali da parte del Professionista del Pest Management, considerando anche gli elevati livelli di servizio richiesti nell’ambito agroalimentare, alla luce della normativa vigente e degli Standard Volontari di Sicurezza Alimentare (tra cui BRC, IFS ed altri). Inoltre, di recente pubblicazione è la norma europea EN 16636:2015 “Servizi di gestione e controllo delle infestazioni pest management) – Requisiti e Competenze” che fornisce chiare indicazioni in merito, aggiungendosi così ai requisiti già precisamente indicati dalla legislazione e dagli schemi di certificazioni volontarie in materia alimentare.
Basare esclusivamente la selezione dell’appaltatore su questioni meramente economiche può portare all’espletamento di servizi di bassa qualità operati anche da aziende assolutamente non idonee e sufficientemente qualificate, con ricadute igienico-sanitarie, economiche-merceologiche e di immagine, sia per la struttura oggetto del servizio che per il comparto della disinfestazione, che mira sempre più ad una maggiore qualificazione.
Per questo l’affidamento del servizio di Pest management ad un appaltatore esterno rappresenta un punto cruciale della lotta agli infestanti.
Controversie legali derivate da imperizie e negligenze nell’ambito del pest management
Daniele Pisanello
Esperto in Diritto Alimentare. Titolare dello Studio legale LEX ALIMENTARIA (Bologna, Lecce, Pisa e Torino)
abstract
La relazione si concentrerà sui profili di responsabilità connesse ad operazioni di pest management svolte a favore di un Operatore del Settore Alimentare. Il tema interessa non solo il "corretto adempimento" di un contratto, ma anche la posizione di garante della sicurezza alimentare come disciplinata dalla legislazione comunitaria e nazionale.
Pertanto, poste brevi premesse in tema di obblighi di sicurezza alimentare, saranno delineate le norme di riferimento in materia di responsabilità civile per colpa generica (negligenza, imperizia e imprudenza) e colpa specifica (violazione di norme, ordini o discipline), con valutazione - a mezzo di casi pratici - degli strumenti contrattuali e non che, nell’ipotesi di presenza di infestanti e corpi estranei (di natura biologica o chimica), possono contribuire a ridurre i danni per l’operatore.
Infine saranno fornite delle precisazioni dei termini di eventuali coinvolgimenti in ipotesi penali, inclusi i casi di accertamento di corpi estranei.
PRANZO
pomeriggio
L'applicazione dell'entomologia forense e merceologica per la sicurezza alimentare
Francesco Porcelli
Prof. Ass. - Dip. Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti Sez. Entomologia e Zoologia - Università degli Studi Bari
abstract
La sicurezza alimentare è una condizione che riguarda sia la disponibilità di cibo sia l’accesso dei singoli a questa essenziale risorsa. L’entomologia forense - spesso con il titolo tradizionale di entomologia merceologica - si occupa delle contaminazioni da insetti che degradano la qualità degli alimenti fino a renderli indisponibili per l’alimentazione, nell’ambito delle norme e della legislatura vigente. L’interesse per l’entomologia forense è oggi rinnovato dalla dimensione planetaria degli scambi di merci e di persone e dall’insieme dei rapporti commerciali globali che offrono nuove problematiche da approfondire e ulteriori opportunità di lavoro. Questo breve contributo propone argomenti ed esempi d’insetti che compromettono la sicurezza degli alimenti nell’intervallo di tempo che parte dalle ultime fasi della produzione fino alla conservazione a lungo termine dei prodotti, protetti con metodi tradizionali o innovativi.
Case history: esperienze e criticità relative al pest management in una azienda agroalimentare certificata
Serena Pironi
Tecnologo alimentare, Food Contact Expert, auditor di prima, seconda e terza parte
abstract
Gli standard volontari BRC ed IFS oggi sono dei passepartout importanti per i mercati europei ed extraeuropei.
Il livello di dettaglio e di impegno richiesto per l’ottenimento ed il mantenimento di questi sistemi è elevato e gli operatori che lavorano al suo interno devono essere estremamente preparati e abili soprattutto nella gestione dei sistemi di autocontrollo basati sul metodo HACCP.
Tra i pre requisiti una particolare attenzione va alla parte del pest control.
L’intervento tratterà alcuni dei punti degli standard maggior oggetto di non conformità durante gli audit di seconda e terza parte ed alcuni esempi tratti dall’esperienza in tal settore.