17
Giugno
2021
mattina
Economia circolare: inquadramento normativo europeo e nazionale. Focus su scarti, eccedenze, sprechi alimentari
Antonio Fiumara
Avvocato - Andreis e Associati Avvocati - Torino, Milano
Lorenza Andreis
Avvocata - Andreis e Associati Avvocati - Torino, Milano
abstract
L’obiettivo dell’intervento è fornire un quadro di operatività alle aziende e inserirle nella economia circolare: con una introduzione illustrativa dei più recenti documenti orientativi emananti sul tema (vedi Green Deal e Farm to Fork), l’intervento intende sviluppare un focus sul food waste e rappresentare il quadro normativo e operativo sul contenimento e gestione degli scarti e delle eccedenze. Ci si soffermerà quindi sulle normative antispreco, sul pacchetto rifiuti e i decreti di recepimento (in particolare il D. Lgs. 116/2020).
Normazione tecnica e "standard circolari"
Claudio Perissinotti Bisoni
Technical Project Manager - UNI - Ente Italiano di Normazione
abstract
Obiettivo dell’intervento è illustrare i principali progetti di standard in corso di sviluppo a livello UNI e ISO.
Gli standard italiani, che saranno pubblicati nei primi mesi del 2022, conterranno un metodo di misurazione della circolarità e una raccolta di buone pratiche per la replicabilità. Per quest’ultimo progetto è prevista una call per la raccolta di buone pratiche di economia circolare provenienti da diversi settori. Verranno illustrate le modalità e le tempistiche di raccolta delle buone pratiche nell’ambito del food.
I vantaggi competitivi dell'economia circolare nel settore alimentare
Flavio Boccia
Professor - Department of Economic and Legal Studies "Parthenope" - University of Naples
abstract
Oggigiorno, in un contesto sempre più globalizzato, nessuna azienda può ottenere successi senza ragionare nell'ottica dimensionale di una economia circolare: le azioni strategiche dei grandi gruppi multinazionali, così come delle piccole e medie realtà, vanno ideate e implementate tenendo conto sia dei risvolti economici che esse possono produrre, sia degli impatti socio-ambientali che inevitabilmente possono generare. Ecco perchè, in tale contesto, risultano sempre più determinanti le politiche di "Corporate social responsibility".
Tuttavia, anche l'Agri-Food 4.0 può rappresentare un elemento di vantaggio competitivo, proprio perché supporta l'idea di fabbriche intelligenti in cui le macchine sono potenziate con connettività web e connesse a un sistema in grado di visualizzare l'intera catena di produzione e prendere decisioni in autonomia.
Nuove tecnologie si affermano sempre di più in tutto il mondo, in particolare in Europa, e potrebbero spingere le aziende verso risultati innovativi e una maggiore competitività nel prossimo futuro.
Le possibilità di crescita sembrano essere significative proprio per il sistema alimentare e per diversi settori della gestione della catena dell'offerta, anche per i più innovativi come quello dei servizi: ma è necessario svilupparli correttamente e supportarli con investimenti mirati. Dunque, è importante comprendere il ruolo di tali elementi nel progresso della gestione della catena della fornitura di servizi nei sistemi globali, riconoscere le potenzialità delle nuove tecnologie per le aziende alimentari, la loro sostenibilità e il loro sistema di gestione.
Gestione e prevenzione degli scarti nella filiera in un’ottica di economia circolare
Chiara Nobili
PhD-ENEA, Divisione Biotecnologie e Agroindustria
abstract
L’agroalimentare riveste un ruolo di spicco in Europa tanto che uno dei punti di forza dell’attuale politica comunitaria è il Green New Deal europeo, arricchito dalla strategia Farm to Fork che promuove il passaggio verso un sistema alimentare sostenibile con benefici ambientali, sanitari e sociali. In Italia, il settore agrifood rappresenta un’eccellenza per qualità, sicurezza, rispetto della tradizione e del legame con il territorio. L’intervento mira a focalizzare una delle grandi sfide per il futuro: quella di assicurare l’approvvigionamento di alimenti di qualità riducendo l’impatto ambientale e favorendo la costruzione di un’economia circolare e sostenibile. Sarà così illustrata ICESP, la piattaforma italiana mirror della Piattaforma Europea degli Stakeholder per l’Economia Circolare (ECESP), l'iniziativa promossa dalla Commissione Europea e dal Comitato Economico e Sociale Europeo per promuovere la diffusione della conoscenza, il dialogo multi stakeholder e la raccolta di buone pratiche per favorire la transizione verso un’economia circolare in varie filiere.
L’attenzione dell’intervento sarà rivolta sia all’analisi del fenomeno dello spreco alimentare sia alla facilitazione delle buone pratiche per la sua prevenzione e riduzione.
Il concetto di economia circolare nelle aziende agroalimentari
Mauro Alberti
Responsabile Business Development presso NeoruraleHub Tech
abstract
L'agricoltura ha lasciato un'impronta indelebile sul paesaggio, trasformando quelle che prima erano aree boschive in campi aperti e pascoli dove le moderne monocolture hanno procurato un effetto dannoso alla biodiversità, alla fertilità del suolo e all'ambiente in generale.
La fertilità del suolo è andata via via diminuendo a causa delle attività umane e delle pratiche agricole basate su monocolture, insetticidi chimici, riduzione di biodiversità e sull'uso di fertilizzanti composti solo da macro elementi (fosforo, azoto e potassio).
Tutto questo ha portato ad un aumento della CO2 e delle emissioni di metano, rendendo l'agricoltura una delle principali cause al mondo della produzione di gas effetto serra.
Nel 1996 NeoruraleHub, in collaborazione con tre Università internazionali, ha avviato un progetto che comprendeva circa 500 ettari situati alla periferia di Milano.
L'esperimento fu condotto per migliorare il cosiddetto "deserto agricolo" tipico del nord Italia, dove i campi agricoli vengono ampiamente sfruttati nel modo più intensivo per produrre più cibo ma senza lasciare abbastanza spazio per flora e fauna.
Quest'area, la Cassinazza, è stata ridisegnata secondo le specifiche della Pianura Padana preistorica: sono stati piantati circa 1,8 milioni di piante, ricreati canneti e zone umide come filtro per l'acqua e protezione alle colture. La natura ha potuto, così, rigenerarsi.
NeoruraleHub con il suo esperimento ha dimostrato che la biodiversità può essere ricreata persino dove le attività umane e l'urbanizzazione hanno impoverito l'ambiente per decenni, mostrando come la produzione agricola e le attività industriali possano esistere in fianco alla natura garantendo un ambiente sano e bello da vedere, da tutti i punti di vista.
Esistono notevoli interazioni a livello di servizi ecosistemici tra industrie agroalimentari e zone rurali periurbane che sono cruciali per la sostenibilità sociale, ambientale ed economica
Unendo le caratteristiche delle due realtà è possibile creare sinergie affinché nelle aree periurbane vengano recuperati l'energia e i rifiuti provenienti dalle industrie agroalimentari con un conseguente sviluppo di queste aree agricole attraverso l'innovazione di aziende e start up.
Natura e tecnologia possono trasformare insieme l'ambiente rendendolo più sano con un conseguente incremento del valore delle proprietà, un'agricoltura più sana e un'industria agroalimentare più sostenibile con una riduzione dell'impatto sull'ambiente.
Il Sistema NeoruraleHub è un modello per trasformare in le aree industriali e quelle agricole che circondano le grandi città in aree sostenibili che chiamiamo SMART LAND , riducendo il consumo di risorse energetiche e naturali, aumentando il valore delle aree interessate e la qualità di vita.
Case history - CIRFOOD: l’economia circolare e la lotta agli sprechi grazie all’intelligenza artificiale
Marco Campagna
Direttore Innovazione & Strategia - CIRFOOD
abstract
L’innovazione è da sempre nel DNA di CIRFOOD, impresa cooperativa, leader nella ristorazione collettiva, commerciale e nel welfare aziendale, che negli ultimi anni ha attivato diverse iniziative "tech" volte a raggiungere i propri obiettivi in termini di economia circolare e di diminuzione degli sprechi alimentari.
L'intervento illustrerà due dei progetti già attivati da CIRFOOD:
• L’introduzione dell’intelligenza artificiale di Ammagamma all’interno della piattaforma logistica Quanta Stock & Go che ha permesso di sviluppare un sistema ad hoc che garantisce l’efficienza e la sostenibilità di processo. Il riordino ottimizzato riduce il tempo di giacenza dei cibi e permette quindi di diminuire se non addirittura azzerare lo spreco alimentare nei magazzini.
• La quantificazione delle eccedenze a fine servizio attraverso bilance che misurano in modo preciso quanto avanzato, permette di attivare best practice e migliorare i processi di pianificazione con l’obiettivo finale di contenere lo spreco alimentare. Algoritmi di intelligenza artificiale implementati su fotocamere permettono di classificare in modo automatico la tipologia di pietanza avanzata, minimizzando l’intervento dell’operatore e garantendo precisione e uniformità nella produzione del dato.
Ripartenza post Covid: le priorità tecnologiche nella filiera alimentare
Chiara Nobili
PhD-ENEA, Divisione Biotecnologie e Agroindustria
abstract
Il lockdown conseguente alla diffusione del Covid-19 ha costretto buona parte del sistema produttivo a sospendere le attività per diversi mesi e ha contribuito ancor più a metterne in luce i limiti e la insostenibilità. Una crescente sensibilità ambientale e la capacità di organizzarsi in rete fanno sì che l’adozione di nuovi modelli di business circolari siano non solo un’opportunità, ma una scelta imprescindibile per la rinascita del sistema industriale e il posizionamento competitivo delle imprese. Da qui l’esigenza di ripartire rapidamente, indirizzando il sistema industriale verso le due grandi coordinate individuate in Europa: crescita verde e digitalizzazione.
In questa ottica sono state individuate anche per la filiera agroalimentare delle priorità di ricerca e innovazione sulle quali si soffermerà l’intervento:
• la cura del territorio
• la digitalizzazione della filiera agroalimentare
• la progettazione e lo sviluppo di nuove tecnologie, incluse nuove forme di eco-packaging in grado di aumentare la shelf life degli alimenti.
pomeriggio
Spreco alimentare e scarti nel retail in Europa: consumatori in cerca di soluzioni
Lia Diliberto
Retail Manager Italy - Sealed Air
abstract
Durante l'intervento saranno presentati i punti salienti di uno studio europeo sugli scarti nel retail commissionato da Sealed Air e condotto da Planet Retail. In particolare si analizzeranno i cambiamenti nell'atteggiamento e nella percezione del consumatore, visto che in tutto il mondo l'uso delle risorse e lo spreco alimentare stanno diventando criticità importanti.
In Europa, dove ogni anno si gettano 89 milioni di tonnellate di cibo, pari a 825 miliardi di euro, lo spreco alimentare è un problema di ampia portata che coinvolge differenti risorse. Per produrre una tale quantità di cibo si consuma circa un quarto di tutta l'acqua utilizzata in agricoltura. Al tempo stesso, l'insicurezza alimentare è una realtà per 55 milioni di persone in Europa.
L'economia circolare può essere una risposta a queste problematiche.
Processi di trasformazione digitale per la sostenibilità delle imprese alimentari
Antonio Romeo
Dintec - Consorzio per l'innovazione tecnologica
abstract
Obiettivo dell’intervento è mettere in luce l’importanza dell’impiego delle tecnologie 4.0 nel settore alimentare, uno dei più strategici del made in Italy.
Ci si soffermerà a focalizzare gli impatti del digitale sulla sostenibilità, con particolare riferimento agli obiettivi dell’Agenda ONU 2030, mettendo in evidenza le principali tecnologie (IOT, AI, big data ecc.) a servizio della produzione di alimenti sicuri e di qualità, favorendo al contempo la costruzione di un’economia circolare e sostenibile (es. contenimento del food waste, gestione di scarti e rifiuti).
Particolare attenzione sarà dedicata ai servizi di formazione, informazione, assessment digitale e orientamento messi a disposizione dei PID - Punti Impresa Digitale delle Camere di commercio, per favorire digitalizzazione sostenibile delle imprese alimentari.
Come essere chiari e incisivi nella comunicazione "green"
Anna Manghisi
Responsabile Comunicazione OM
abstract
Il consumatore si deve orientare in un contesto sempre più affollato di messaggi "etici" che provengono da aziende alimentari attente alle tematiche green e per raggiungerlo è importante comunicare seguendo i principi di chiarezza, coerenza e affidabilità. Ma come farlo nel modo più corretto ed efficace? Quale tono utilizzare nella comunicazione B2B? E nel B2C? Come colpire l’attenzione di un consumatore sempre più consapevole e informato? Obiettivo dell’intervento è rispondere a queste domande suggerendo modalità e registri da adottare per una comunicazione incisiva, accurata e completa.
I Fondi Europei di Next Generation EU: finanziamenti a fondo perduto e incentivi per l’attuazione del Green New Deal
Gabriele Chiodi
Senior Partner Founder Chiodi Consulting
abstract
Mai come in questo momento storico si rende necessario sincronizzare le strategie delle imprese con la politica economica dell’Unione europea e del Governo italiano. Si tratta di un’opportunità unica per le aziende italiane per favorire la ripresa e rilanciare lo sviluppo, cogliendo tutte le opportunità che gli ingenti fondi europei previsti dal Recovery Plan mettono a disposizione degli Stati membri dell’UE, in particolare per l’Italia che ne sarà il principale beneficiario.
Gli effetti della pandemia Covid hanno indotto la Commissione Europea ad adottare misure epocali di politica economica, da periodo post-bellico. Sarà un’iniezione finanziaria di notevole portata (si parla di 750 miliardi di euro) con l’intenzione di rilanciare l’economia e sincronizzare le strategie dei Paesi membri in funzione di scelte che favoriscano un’economia circolare, stimolando, con finanziamenti a fondo perduto e agevolati, investimenti finalizzati alla riconversione green delle imprese e al risparmio energetico. A tale scopo il Governo Italiano ha istituito un Ministero dedicato alla transizione ecologica del Paese in sintonia con le scelte adottate dalla Commissione Europea.
Purtroppo è diventato oramai un luogo comune affermare che il nostro Paese non riesca a sfruttare tutti i fondi strutturali che l’Europa, ogni sette anni, mette a disposizione degli Enti Locali e delle imprese italiane per favorire la coesione e lo sviluppo dei territori, con l’obiettivo di far crescere l’economia e creare nuova occupazione.
In questa drammatica congiuntura dell’economia mondiale, l’Italia non può permettersi di perdere questo treno, la posta in gioco è vitale per l’avvenire del Paese e le future generazioni o, per meglio dire, della "Next Generation EU" poiché siamo europei e, in questo caso, ci conviene più che mai.
I Green Claim e la comunicazione al consumatore: linee guida e normative
Chiara Marinuzzi
Avvocato - Studio Legale Avv. Gaetano Forte
abstract
L’intervento mira a fornire una panoramica sui limiti di utilizzo dei green claim sulla base del sistema normativo vigente caratterizzato dall’assenza di una disciplina organica in materia. Saranno individuati i limiti della comunicazione tenendo presente i principali orientamenti giurisprudenziali sul greenwashing e gli standard volontari esistenti. Verrà quindi effettuata una disamina delle responsabilità e dei rischi sanzionatori degli operatori della filiera alimentare.