03
Luglio
2019
mattina
Allerte e non conformità: l’interpretazione di alcuni casi studio secondo la giurisprudenza
Giorgia Andreis
Avvocata - Andreis e Associati Avvocati - Torino, Milano
abstract
L'intervento esamina i profili di responsabilità dell’OSA nella gestione delle non conformità rilevate in fase di controllo delle Autorità e le possibili sanzioni, sulla base della normativa cogente comunitaria e nazionale e sui documenti interpretativi. Un focus particolare viene dedicato all'esposizione di casi di studio con un approccio interpretativo e pratico.
Dall'ambiente e dal processo: una panoramica delle sostanze chimiche che possono contaminare le filiere alimentari
Valentina Ciccotelli
S.C. Genova e Savona con annesso CEROVEC e Coordinamento Liguria
S.S. - Laboratorio Chimico Liguria
IZSperimentale Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta
abstract
Nell’intervento si approfondiscono argomenti inerenti sia ai contaminanti “non nuovi” ma sempre presenti, come ad esempio i metalli, sia a nuovi composti che sempre più vengono ritrovati all’interno degli alimenti, ad esempio le microplastiche.
In particolare sono presi in esame:
• I pesticidi con speciale riguardo alla ricerca nei cereali; si porrà l’accento su alcune molecole a oggi molto discusse quali il gliphosate
• L’acrilammide, in considerazione del fatto che trattasi di un “contaminante di processo” presente in alcuni cibi molto consumati in particolare dai giovani quali patatine fritte
• I metalli pesanti con particolare riguardo alla contaminazione di cadmio, piombo e mercurio nei prodotti ittici
• Le microplastiche, problematica emergente dovuta all’utilizzo sempre più diffuso di contenitori in plastica nell’ambito alimentare
• Le biotossine in quanto tossine sempre più presenti nei nostri mari in conseguenza dei cambiamenti climatici.
La trattazione verte oltre che sulle caratteristiche generali, sulle metodiche d’analisi, la legislazione, i limiti e i rischi per la salute umana
Monitorare e ridurre i livelli di acrilammide. Esempi pratici
Francesco Gon
Product Specialist - Tecna
abstract
Con l’applicazione, da aprile 2018, del Regolamento (UE) 2017/2158 che istituisce misure di attenuazione e livelli di riferimento per la riduzione della presenza di acrilammide negli alimenti, molte filiere (lavorazione delle patate, cereali, alimenti per l’infanzia, caffè, prodotti da forno…) si sono dovute confrontare con questo problema.
L’intervento, attraverso la presentazioni di esempi aziendali, illustra un metodo di gestione di questo composto. Viene presentata una tecnica analitica per il monitoraggio dell’acrilammide, dalla preparazione del campione all’esecuzione delle analisi.
Micotossine. Focus sulle sostanze in via di normazione e su nuove metodiche analitiche
Ivan Pecorelli
Responsabile Struttura semplice laboratorio contaminanti ambientali - IZS dell’Umbria e delle Marche Togo Rosati
abstract
L’intervento parte da una introduzione sull’incidenza delle contaminazioni da micotossine negli alimenti destinati al consumo umano e si focalizza sulle metodiche per identificare alcune classi di micotossine emergenti di sicuro interesse tossicologico (Tossine di Alternaria ed Alcaloidi dell'Ergot), che ancora non sono normate nel Regolamento (UE) 1881/2006 ma che lo saranno a breve.
Durante la relazione si fa cenno anche al fattore di trasferimento dell’aflatossina M1 dal latte ai prodotti lattiero-caseari. In assenza di norme specifiche sui prodotti lattiero-caseari, questo dato permette di avere indicazioni sulla conformità dei prodotti derivati anche in assenza del latte di partenza.
pomeriggio
Caso studio: un approccio di sistema per garantire la sicurezza del prodotto finito
Patrizia Locatelli
European Quality and Food Safety Mgr. Infant and nutrition - Copack & Vendors Quality Team - Kraft Heinz Company
abstract
Gli alimenti per infanzia sono un settore rigidamente normato e che presenta restrizioni maggiori, per alcuni contaminanti, rispetto agli alimenti generici. L’intervento descrive i passaggi salienti della valutazione del rischio di contaminanti chimici e ambientali che permette di presentare sullo scaffale un prodotto finito sicuro e a norma di legge. Un esempio di buone pratiche che si fonda sull’esperienza ma soprattutto sulla continua attenzione alle questioni emergenti, alla prevenzione e alla regolare validazione dei sistemi di controllo.
Diossine e PCB come contaminanti della filiera alimentare. Incidenza e tecniche di analisi
Alessia Belguardi
ARPAL - Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure - Dipartimento Laboratorio Regionale della Liguria
abstract
Le diossine e i bifenili policlorurati (PCB) sono sostanze chimiche tossiche che persistono nell'ambiente accumulandosi nella catena alimentare. A novembre 2018 l'EFSA pubblica una valutazione globale dei rischi da diossine e PCB diossina-simili in alimenti e mangimi, riducendo di sette volte i livelli di assunzione tollerabili alla luce dei nuovi dati epidemiologici e sperimentali.
L’intervento analizza le filiere più colpite e illustra brevemente le tecniche analitiche per la determinazione di diossine e PCB diossina-simili nei prodotti alimentari soggetti a questo tipo di contaminazione sulla base dell'attività di controllo che il Laboratorio Regionale ARPAL svolge da molti anni.