23
Novembre
2023
mattina
Analisi degli alimenti e rapporto di prova
Laura Scafuri
Tecnologa Alimentare
Rapporto di prova: aspetti legali e di responsabilità nella stesura e nell’utilizzo
Teodora Uva
Avvocato - Studio Legale Avvocati per l’impresa
abstract
La relazione avrà ad oggetto la valenza del rapporto di prova per l’operatore del settore alimentare, come strumento difensivo nell’ambito dell’autocontrollo, ma anche come presupposto delle non conformità che a questo possono essere addebitate.
Verrà conseguentemente affrontato il rapporto tra l’OSA e il laboratorio di analisi e le delicate possibili ripercussioni sul laboratorio nei casi di errore, di omissione o di contestazione anche da parte dell’Autorità di controllo, considerando gli aspetti di responsabilità nella firma del Rapporto di Prova, nella veridicità e rintracciabilità di tutti i suoi dati e riferimenti, anche e soprattutto nei casi di risultati impattanti sulla sicurezza alimentare. Il tutto alla luce delle recenti riforme in tema di controllo ufficiale e di riorganizzazione della giustizia penale.
Contenuti obbligatori ed elementi identificativi. Il Rapporto di prova secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025
Silvia Tramontin
Vice Direttore Generale Vicario, Direttore Dipartimento Laboratori di Prova - ACCREDIA
abstract
Il Rapporto di prova è il documento con cui il laboratorio presenta i risultati delle prove eseguite, deve pertanto comprendere tutte le informazioni necessarie per la corretta interpretazione dei risultati forniti.
Gruppo ISO/CASCO/WG 44 costituito da esperti di tutto il mondo, ha definito nella norma ISO/IEC 17025 i requisiti utili ad una lettura univoca dei dati riportati nel rapporto di prova, ponendo inoltre massima attenzione alle informazioni rientranti nelle responsabilità del cliente a tutela del laboratorio.
Alcune informazioni richieste possono sembrare un appesantimento ma, di fatto, sono aspetti ritenuti fondamentali per agevolare il libero mercato mondiale.
Nella relazione saranno illustrati i requisiti minimi che obbligatoriamente devono essere presenti nel rapporto di prova oltre a quelli richiesti dall’autorità competente o concordati con il cliente.
Inoltre saranno evidenziate le criticità e le difficoltà che i laboratori rilevano nella predisposizione del Rapporto di prova.
La valutazione della conformità: il Rapporto di prova e l’autorità competente nelle attività di controllo
Marco Pierantoni
Direttore Servizio Veterinario Igiene Alimenti di O.A. - AUSL Parma
abstract
Il D.L.vo 27/2021 finalizzato a adeguare e raccordare le disposizioni nazionali vigenti alle disposizioni del Regolamento (UE) 2017/625, ha definito il ruolo delle Autorità Competenti designate (ACC, ACR e ACL) a pianificare, programmare, eseguire, monitorare e rendicontare i controlli ufficiali e le altre attività ufficiali, nonché procedere all’adozione delle azioni esecutive previste dagli articoli 137 e 138 del Regolamento, e ad accertare e contestare le relative sanzioni amministrative.
Durante l'intervento si parlerà del ruolo delle Autorità competenti che effettuano regolarmente i controlli ufficiali su tutti gli stabilimenti e le attività in base alla categoria di rischio assegnata e con frequenza adeguata, e valutano le non conformità rilevate nel corso dei controlli. Tra i metodi e le tecniche dei controlli ufficiali sono comprese anche le attività di campionamento e analisi effettuati in proprio, ma anche la verifica dei campionamenti effettuati dagli OSA nell’ambito di diverse procedure del manuale di autocontrollo.
Per i campionamenti effettuati dalla A.C, il ruolo della A.C è centrale non solo nell’esecuzione del campionamento, nella predisposizione di verbali, nella gestione del trasporto fino al laboratorio, ma anche nella valutazione del risultato e nella comunicazione alle parti interessate dell’esito favorevole o sfavorevole delle analisi, prove, diagnosi.
Valutazione del risultato che si ripercuote nella gestione di controperizia e controversia come definite agli articoli 7 e 8 del D.L.vo 27/21.
pomeriggio
Dati analitici: dalla scelta del metodo all’espressione del risultato
Paola Brizio
Chimico - IZS Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta
Daniela Manila Bianchi
Medico Veterinario, Responsabile Struttura Semplice Allergeni e Nutrizione - IZS Piemonte Liguria e Valle d'Aosta
abstract
L'intervento a due voci della dottoressa Bianchi e della dottoressa Brizio prenderà in esame le modalità per leggere e interpretare correttamente un Rapporto di Prova analitico, in materia di sicurezza alimentare, con particolare riferimento alle indagini di laboratorio per la ricerca di allergeni alimentari e per la determinazione di sostanze chimiche indesiderate e additivi negli alimenti.
La prima parte della relazione verterà sui criteri di scelta di un metodo analitico nonché sulle prestazioni che esso deve o può avere per ottemperare ai requisiti normativi specifici per categoria di alimento o di analita.
Successivamente verrà studiata la struttura del Rapporto di prova a partire dai riferimenti su di esso riportati, quali dati anagrafici, di campionamento e prelievo, identificativi del campione, utili per identificare in maniera univoca il campione e il relativo referto.
Saranno inoltre considerate le informazioni tecnico-analitiche importanti per la corretta interpretazione del dato quali ad esempio: i limiti prestazionali, l'incertezza di misura e i riferimenti normativi o i protocolli analitici standardizzati a livello internazionale.
La presentazione sarà arricchita da esempi pratici e da Rapporti di prova reali emessi dall’Istituto Zooprofilattico nell’ambito del controllo ufficiale.
Il LIMS a supporto della realizzazione e gestione informatica del Rapporto di prova
Paolo Borghi
Ingegnere - CEO Polisystem Informatica
abstract
Il Rapporto di prova rappresenta il prodotto finale dell’attività di un laboratorio di analisi; in esso confluiscono e si legano numerose informazioni, dati, processi e attività.
L’informatizzazione dei processi del laboratorio è ormai indispensabile per rendere rintracciabili i dati e metterli in correlazione in modo puntuale e oggettivo, trasformandoli così in "informazioni".
La chiarezza e la completezza nella presentazione dei risultati sui Rapporti di prova riduce incomprensioni e inesattezze e guida chi li consulta ad una corretta interpretazione.
Durante l'intervento sarà approfondito il LIMS, strumento per l’informatizzazione del Laboratorio, che deve offrire caratteristiche di flessibilità per redigere Rapporti di prova, se necessario anche con layout differenti a partire dagli stessi Test, meglio se con meccanismi "a struttura dinamica".
Fondamentali sono gli automatismi che il LIMS deve offrire a garanzia della conformità alle Normative di riferimento (Es. ISO 17025, FDA CFR21, GxP, ..).
Case History: L'evoluzione del LIMS all'interno del Gruppo Eurovo
Alessandro Capatti
Responsabile Laboratorio Gruppo Eurovo Coordinatore Qualità Ovoprodotti Liquidi
Roberta Grigolo
Controllo Qualità - Gruppo Eurovo srl
abstract
Il Case History avrà lo scopo di descrivere il progetto che ha portato allo sviluppo di un nuovo Lims interno al Gruppo Eurovo in virtù dell’accreditamento alla UNI CEI EN ISO/IEC 17025 avvenuto nel 2020.
Tale progetto nasce dalla necessità di coordinare e garantire la tracciabilità delle analisi nei diversi reparti del laboratorio e di poter presentare i risultati attraverso sia RDP sia rappresentazione semplificata tramite l’utilizzo di un portale web.