23

Novembre
2023

corso

Analisi degli alimenti e Rapporto di Prova: scelta del metodo, lettura dei dati e valenza legale. Dalla parte dell’OSA e dell’Autorità competente


Il corso si svolge online
Modalità di connessione per seguire live la giornata di studio →

Nella filiera alimentare, il Rapporto di prova assume sempre più rilevanza. Oltre a informazioni tecnico/scientifiche, vale a dire i risultati, esso espone dati rilevanti ai fini giuridici in quanto può essere lo strumento elettivo delle aziende alimentari per:

  • selezionare e validare materie prime e prodotti
  • definire informazioni di etichettatura, come informazioni nutrizionali e sostenibilità dei claim
  • consentire di definire la conformità di un prodotto rispetto al mercato da parte dell'autorità di vigilanza competente o a requisiti concordati. 

Quindi per l'OSA è importante conoscere le responsabilità sottese ai laboratori di analisi e ai professionisti che al loro interno lavorano, oltre gli aspetti riguardanti l’accreditamento delle prove e la certificazione dei Rapporti di prova. Fondamentale è anche il saper "leggere" le informazioni del Rapporto di prova: valutare la scelta di un metodo analitico, la sua adeguatezza, l’espressione del risultato e la completezza delle informazioni, sono, infatti, requisiti specifici per valorizzare al meglio l’attività analitica da parte di chi la esegue, la commissiona e la certifica.
Di tutto questo sarà condotto un attento approfondimento durante la giornata di studio.

Locandina del corso →

rivolto a:

Assicurazione e controllo qualità, produzione e R&D delle imprese alimentari e della GDO - Laboratori privati e pubblici - Ufficio legale - Consulenti per la sicurezza alimentare - Tecnologi Alimentari


interventi


23

Novembre
2023


mattina

Analisi degli alimenti e rapporto di prova

Laura Scafuri
Tecnologa Alimentare

Rapporto di prova: aspetti legali e di responsabilità nella stesura e nell’utilizzo

Teodora Uva
Avvocato - Studio Legale Avvocati per l’impresa

abstract

La relazione avrà ad oggetto la valenza del rapporto di prova per l’operatore del settore alimentare, come strumento difensivo nell’ambito dell’autocontrollo, ma anche come presupposto delle non conformità che a questo possono essere addebitate.

Verrà conseguentemente affrontato il rapporto tra l’OSA e il laboratorio di analisi e le delicate possibili ripercussioni sul laboratorio nei casi di errore, di omissione o di contestazione anche da parte dell’Autorità di controllo, considerando gli aspetti di responsabilità nella firma del Rapporto di Prova, nella veridicità e rintracciabilità di tutti i suoi dati e riferimenti, anche e soprattutto nei casi di risultati impattanti sulla sicurezza alimentare. Il tutto alla luce delle recenti riforme in tema di controllo ufficiale e di riorganizzazione della giustizia penale.

Contenuti obbligatori ed elementi identificativi. Il Rapporto di prova secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025

Silvia Tramontin
Vice Direttore Generale Vicario, Direttore Dipartimento Laboratori di Prova - ACCREDIA

abstract

Il Rapporto di prova è il documento con cui il laboratorio presenta i risultati delle prove eseguite, deve pertanto comprendere tutte le informazioni necessarie per la corretta interpretazione dei risultati forniti.
Gruppo ISO/CASCO/WG 44 costituito da esperti di tutto il mondo, ha definito nella norma ISO/IEC 17025 i requisiti utili ad una lettura univoca dei dati riportati nel rapporto di prova, ponendo inoltre massima attenzione alle informazioni rientranti nelle responsabilità del cliente a tutela del laboratorio.
Alcune informazioni richieste possono sembrare un appesantimento ma, di fatto, sono aspetti ritenuti fondamentali per agevolare il libero mercato mondiale.
Nella relazione saranno illustrati i requisiti minimi che obbligatoriamente devono essere presenti nel rapporto di prova oltre a quelli richiesti dall’autorità competente o concordati con il cliente.
Inoltre saranno evidenziate le criticità e le difficoltà che i laboratori rilevano nella predisposizione del Rapporto di prova.

La valutazione della conformità: il Rapporto di prova e l’autorità competente nelle attività di controllo

Marco Pierantoni
Direttore Servizio Veterinario Igiene Alimenti di O.A. - AUSL Parma

abstract

Il D.L.vo 27/2021 finalizzato a adeguare e raccordare le disposizioni nazionali vigenti alle disposizioni del Regolamento (UE) 2017/625, ha definito il ruolo delle Autorità Competenti designate (ACC, ACR e ACL) a pianificare, programmare, eseguire, monitorare e rendicontare i controlli ufficiali e le altre attività ufficiali, nonché procedere all’adozione delle azioni esecutive previste dagli articoli 137 e 138 del Regolamento, e ad accertare e contestare le relative sanzioni amministrative.

Durante l'intervento si parlerà del ruolo delle Autorità competenti che effettuano regolarmente i controlli ufficiali su tutti gli stabilimenti e le attività in base alla categoria di rischio assegnata e con frequenza adeguata, e valutano le non conformità rilevate nel corso dei controlli. Tra i metodi e le tecniche dei controlli ufficiali sono comprese anche le attività di campionamento e analisi effettuati in proprio, ma anche la verifica dei campionamenti effettuati dagli OSA nell’ambito di diverse procedure del manuale di autocontrollo.

Per i campionamenti effettuati dalla A.C, il ruolo della A.C è centrale non solo nell’esecuzione del campionamento, nella predisposizione di verbali, nella gestione del trasporto fino al laboratorio, ma anche nella valutazione del risultato e nella comunicazione alle parti interessate dell’esito favorevole o sfavorevole delle analisi, prove, diagnosi.
Valutazione del risultato che si ripercuote nella gestione di controperizia e controversia come definite agli articoli 7 e 8 del D.L.vo 27/21.


pomeriggio

Dati analitici: dalla scelta del metodo all’espressione del risultato

Paola Brizio
Chimico - IZS Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta
Daniela Manila Bianchi
Medico Veterinario, Responsabile Struttura Semplice Allergeni e Nutrizione - IZS Piemonte Liguria e Valle d'Aosta

abstract

L'intervento a due voci della dottoressa Bianchi e della dottoressa Brizio prenderà in esame le modalità per leggere e interpretare correttamente un Rapporto di Prova analitico, in materia di sicurezza alimentare, con particolare riferimento alle indagini di laboratorio per la ricerca di allergeni alimentari e per la determinazione di sostanze chimiche indesiderate e additivi negli alimenti.
La prima parte della relazione verterà sui criteri di scelta di un metodo analitico nonché sulle prestazioni che esso deve o può avere per ottemperare ai requisiti normativi specifici per categoria di alimento o di analita.

Successivamente verrà studiata la struttura del Rapporto di prova a partire dai riferimenti su di esso riportati, quali dati anagrafici, di campionamento e prelievo, identificativi del campione, utili per identificare in maniera univoca il campione e il relativo referto.

Saranno inoltre considerate le informazioni tecnico-analitiche importanti per la corretta interpretazione del dato quali ad esempio: i limiti prestazionali, l'incertezza di misura e i riferimenti normativi o i protocolli analitici standardizzati a livello internazionale.
La presentazione sarà arricchita da esempi pratici e da Rapporti di prova reali emessi dall’Istituto Zooprofilattico nell’ambito del controllo ufficiale.

Il LIMS a supporto della realizzazione e gestione informatica del Rapporto di prova

Paolo Borghi
Ingegnere - CEO Polisystem Informatica

abstract

Il Rapporto di prova rappresenta il prodotto finale dell’attività di un laboratorio di analisi; in esso confluiscono e si legano numerose informazioni, dati, processi e attività.
L’informatizzazione dei processi del laboratorio è ormai indispensabile per rendere rintracciabili i dati e metterli in correlazione in modo puntuale e oggettivo, trasformandoli così in "informazioni".
La chiarezza e la completezza nella presentazione dei risultati sui Rapporti di prova riduce incomprensioni e inesattezze e guida chi li consulta ad una corretta interpretazione.
Durante l'intervento sarà approfondito il LIMS, strumento per l’informatizzazione del Laboratorio, che deve offrire caratteristiche di flessibilità per redigere Rapporti di prova, se necessario anche con layout differenti a partire dagli stessi Test, meglio se con meccanismi "a struttura dinamica".
Fondamentali sono gli automatismi che il LIMS deve offrire a garanzia della conformità alle Normative di riferimento (Es. ISO 17025, FDA CFR21, GxP, ..).

Case History: L'evoluzione del LIMS all'interno del Gruppo Eurovo

Alessandro Capatti
Responsabile Laboratorio Gruppo Eurovo Coordinatore Qualità Ovoprodotti Liquidi
Roberta Grigolo
Controllo Qualità - Gruppo Eurovo srl

abstract

Il Case History avrà lo scopo di descrivere il progetto che ha portato allo sviluppo di un nuovo Lims interno al Gruppo Eurovo in virtù dell’accreditamento alla UNI CEI EN ISO/IEC 17025 avvenuto nel 2020.

Tale progetto nasce dalla necessità di coordinare e garantire la tracciabilità delle analisi nei diversi reparti del laboratorio e di poter presentare i risultati attraverso sia RDP sia rappresentazione semplificata tramite l’utilizzo di un portale web.


prezzo:

280 € più Iva

modalità web seminar


PREZZO SPECIALE DI 210 € + IVA PER CHI SI ISCRIVE ENTRO IL 7 NOVEMBRE COMPRESO

la quota comprende:
  • La presenza alla giornata di studio
  • Gli atti del corso o del seminario
  • Coffee break e business lunch *
  • Attestato di partecipazione
  • Crediti formativi per i Tecnologi Alimentari

* salvo iscrizioni in modalità Web Seminar. In caso di restrizioni sanitarie imposte dalle autorità competenti il coffee break e il business lunch non saranno serviti neppure in presenza.


modalità e termini di iscrizione

L’iscrizione deve pervenire entro i due giorni precedenti la data del corso. Dopo questa scadenza, si prega di telefonare allo 02 23170963 per avere conferma di posti ancora disponibili.

All’attivazione del seminario OM invia, tramite mail, conferma di accettazione e la fattura per il pagamento della quota di partecipazione.


OM si riserva la facoltà di annullare o modificare la data di svolgimento di un corso (ad esempio per mancato raggiungimento del numero minimo dei partecipanti) entro i termini indicati per la chiusura delle iscrizioni.
Nel caso, i partecipanti saranno tempestivamente avvisati; se versata, la quota di iscrizione sarà restituita per intero.

I partecipanti possono disdire la loro partecipazione al corso entro e non oltre sette giorni lavorativi prima dell'appuntamento, dandone comunicazione scritta a OM tramite email o fax. Dopo questo termine la quota d’iscrizione dovrà essere versata per intero.


relatori



coordina la giornata


Scafuri

Laura Scafuri

Tecnologa Alimentare

Goriziana di nascita, ma lombarda di vita e professione. Laureata in Scienze e Tecnologie alimentari presso l'Università degli Studi di Milano, iscritta all’Ordine dei Tecnologi Alimentari - OTALL dal 2002.

Per 32 anni responsabile del Laboratorio CQ e del Sistema di gestione ISO 17025 di una nota azienda alimentare: analisi di alimenti, mangimi, acque, aria e superfici da ambienti di produzione primaria e alimentare. Analisi sensoriali.

Ha competenze di Microbiologia predittiva e nella gestione di Challenge Test.
Perito di parte per prelievi ufficiali.

Si occupa di Igiene degli alimenti, di HACCP, di Etichettatura alimenti, di Analisi e gestione allergeni e contaminanti.

È ispettore tecnico Accredia per prove microbiologiche dal 2008.

Ha collaborato attivamente per il settore food senza glutine, con l’obiettivo e il desiderio di promuovere l’approfondimento scientifico in questo ambito; grazie al prezioso contributo dei professori Iametti e Bonomi dell’Università di Milano, ha promosso studi e correlazioni sui metodi analitici, sul contenuto effettivo di glutine in ingredienti immotivatamente definiti "a rischio" e oggi "liberalizzati" anche grazie agli approfondimenti condotti (gorgonzola, sciroppi di glucosio, distillati di cereali ecc.), così come ha posto le basi per la Comunione del Celiaco.


contatti

Per informazioni e iscrizioni ai corsi “in_formare, la qualità del cibo a convegno”:
segreteria@ominrete.it